Seville, Andalucia

Mi rendo conto di essere sparita per un po’, ho avuto mille cose da fare, prima fra queste laurearmi. Questo mi ha occupato diverso tempo, ma senz’altro mi ha dato modo di visitare una città bellissima come mio viaggio post-laurea: Siviglia. Ed è proprio di lei che vorrei parlarvi oggi, per farmi perdonare questa mia assenza.

Siamo partiti da Bologna per atterrare all’aeroporto di Siviglia il 22 settembre; siamo arrivati alle 20.45 in quel di Siviglia, dove la temperatura segnava più di 30 gradi. Dopo una cena a base di paella e sangria e un giretto per le calde via di questa meravigliosa e sempre sveglia città, andiamo a riposarci, pronti per affrontare una settimana calda e piena.

La prima tappa tocca Plaza de España, non esagero se vi dico che ho letteralmente amato questo posto, veramente mozzafiato, e sicuramente una belle piazze più belle esistenti. Devo dire che visitarla con più di 40 gradi l’ha resa un’esperienza un po’ stancante, sopratutto perché il parco su cui sorge, il Parco di Maria Luisa, è veramente enorme ed impossibile da girare a piedi.

Potete scegliere come visitare questa meravigliosa piazza e il parco: potete noleggiare biciclette, risciò o la carrozza con i cavalli. Noi abbiamo scelto quest’ultima, soprattutto per il troppo caldo che rendeva difficile svolgere le altre attività. I guidatori di queste carrozze sono delle vere e proprie guide turistiche, che vi racconteranno la storia di questa bellissima piazza e di questa città meravigliosa. Ogni angolo è perfetto per scattare una bellissima foto, ne ho scattate a centinaia.

Dopo questo posto fantastico decidiamo di tornare in hotel per farci una doccia, prima di goderci un tramonto bellissimo sopra il Metrosol Parasol. Questo moderno edificio in legno è anche chiamato Setas de Sevilla, per la sua forma che ricorda un po’ quella dei funghi. Durante il giorno è possibile salire fino alla cima per ammirare una vista a 360 gradi su Siviglia, che vi permetterà di vedere anche l’Alcazar e la Cattedrale. Noi abbiamo scelto di visitarla al tramonto, per godere della vista più suggestiva possibile. Sulla cima si trova anche un bar, potrete quindi fare un gustoso aperitivo con vista sulla città.

Il secondo giorno prevedeva come prima tappa la visita al Real Alcazar. Abbiamo scelto una visita guidata in inglese, che abbiamo prenotato in anticipo su Get Your Guide. Il biglietto comprendeva sia la visita guidata dell’Alcazar, sia la visita libera dei suoi meravigliosi giardini, e anche la visita alla Cattedrale. La visita ai giardini è veramente qualcosa di mozzafiato; sono anche un tantino labirintici (ho rischiato di perdermi diverse volte). Il caldo rendeva tutto un po’ più difficile da sopportare, nonostante le ampie stanze interne di entrambi gli edifici fossero abbastanza fredde, le aree esterne erano veramente difficili da visitare, specialmente sotto il sole.

Le due visite ci hanno impegnati fino al primo pomeriggio, quando abbiamo deciso di sfidare il caldo letale e visitare Barrio Santa Cruz, il quartiere ebraico della città. Questo quartiere è fatto di un labirinto di piccoli vicoli, negozietti, piazze e bar dove il colore predominante è quello del bianco. All’interno del quartiere troverete anche dei piccoli giardini, Jardines de Mourillo.

Il terzo giorno il mio grazioso fidanzato mi ha portato al Museo Militar Regional di cui a dirla tutta non mi importava più di tanto, per cui abbiamo raggiunto un compromesso. Dal momento che il museo si trovava vicino alla mia carissima e amata piazza, abbiamo deciso di tornarci per fare un secondo giro. Inoltre, abbiamo fatto quello che il primo giorno non eravamo riusciti a fare: un giro con la barchetta a remi. Il giro in barca a remi prevede 35 minuti e ha un costo di 12€, altrimenti si può scegliere il giro con la barca a motore per 12 persone. Pensavamo che 35 minuti fossero anche troppi, ma considerando il tempo che ci abbiamo messo per imparare a remare, sono stati a malapena sufficienti per fare un giro completo della piazza.

Dopo un pranzo all’Hard Rock Cafè e un po’ di shopping decidiamo di visitare il Museo delle Belle Arti, la cosa fantastica è che a Siviglia tutti i musei sono gratis. Devo dire che ritengo il museo un tantino sopravvalutato e non mi ha colpito quanto mi sarei aspettata. Per gli amanti dei quadri di Murillo direi che è il posto ideale.

Il quarto giorno ci dirigiamo alla volta del quartiere di Triana, situato al di là del fiume Guadalquivir, è facilmente raggiungibile in autobus dal centro di Siviglia. Il quartiere deve questo nome all’imperatore Traiano, nato nella vicina Italica. Dopo una passeggiata per il quartiere e una passeggiata in riva al fiume, ho notato un bellissimo ed enorme centro commerciale, e ho deciso che dopo il caldo e le camminate un po’ di shopping me lo meritavo proprio.

La altissima torre che vedete in foto si chiama Torre Siviglia ed è un fantastico centro commerciale. Ci sono ben tre piani di negozi e all’ultimo piano troverete tantissimi ristoranti con tipi diversi di cibo. Il giorno in cui ci sono andata era un vero caos, c’era l’inaugurazione di Primark, con una fila infinita lunga metri e metri sotto 43 gradi. Quindi non sono riuscita ad entrarci, ma trovate tantissimi altri negozi, persino una piccola Ikea.

Finite le nostre idee per il pomeriggio decidiamo di fare i veri turisti e prendere il pullman del City Sightseeing. Il pullman non è esattamente economico, ma permette di visitare tutte le aree di Siviglia: il centro, Triana, l’università, Alameda de Hercules, la Macarena e persino la Cartuja. Con il senno di poi è stata un’ottima idea, dal momento che la visita all’isola della Cartuja (il quartiere dell’Expo ’92) era prevista per il nostro ultimo giorno, ma abbiamo dovuto terminare la vacanza con due giorni di anticipo. Unico vero grande problema di questo giro: abbiamo deciso di salire al piano di sopra, ma la temperatura era sopra i 43 gradi, quindi nei punti al sole è stata una vera e propria sofferenza.

La giornata però non era ancora finita, avevamo prenotato una crociera ma avevamo ancora un po’ di tempo, così decidemmo di visitare la famosissima Plaza de Toros. Abbiamo scelto la visita con una guida, che includeva la visita al museo, con tutti i quadri e cimeli del mestiere, e la visita alla maestosa arena. Merita davvero una visita.

Alla fine di questa pienissima giornata c’è la nostra Crociera sul Guadalquivir, anche questa prenotata in anticipo online. La crociera durava un’ora, è stata forse l’esperienza più rilassante e piacevole dell’intera vacanza. Probabilmente perché è stato l’unico momento in cui non si morisse dal caldo.

Il giorno seguente non avevamo niente in programma e decidemmo quindi di viverci la giornata come veniva. La prima idea fu quella di andare a visitare Italica, un’antica città vicina che fu primo insediamento di romani ed italici. La città, in teoria, era raggiungibile da un pullman da Plaza de Armas. Una volta arrivati lì però, a parte i graffiti stupendi che ci trovammo, il pullman era già partito e avremmo dovuto aspettare troppo tempo. Così decidemmo di tornare verso le spunte del fiume e berci una birra in uno dei parchi che si affacciano sul Guadalquivir. Dopo pranzo abbiamo visitato l’Archivo General de Indias, dove si trovano i documenti relativi all’impero spagnolo nelle Americhe e nelle Filippine.

I consigli che mi sento di darvi se state per partire per questa città sono in primis quello di informarvi sul meteo. Tutti mi avevano consigliato la fine di settembre come un periodo ideale, con temperature primaverili che oscillavano tra i 20 e i 25 gradi. Persino il meteo, che controllavo accuratamente pochi giorni prima di partire, mi segnalava questo. Ho fatto dunque la valigia di conseguenza, ma quando siamo arrivati ci siamo ritrovati temperature che non scendevano mai sotto i 35 gradi.

La seconda cosa che mi sento di dirvi è di prepararvi a tornare più stanchi di prima. Noi abbiamo camminato una media di 15km al giorno, quindi di certo non aspettatevi una vacanza rilassante come quelle in spiaggia. In più di certo il caldo non ha aiutato.

Per quanto riguarda il cibo direi che non mi posso assolutamente lamentare. Quello che va per la maggiore sono le tapas, cibi tipici spagnoli di portate ridotte. Se siete come me forse una tapa potrebbe bastarvi per un pasto, ma generalmente se ne mangiano due o tre, avendo quindi anche la possibilità di variare. La birra e la sangria costano meno dell’acqua, vi consiglio quindi di approfittarne. Unica nota negativa la paella, decisamente molto diversa da quella di Palma di Maiorca (che amavo), molto più forte e speziata. Ma ovviamente dipende dal vostro gusto.

Per quanto riguarda le visite vi consiglio di prenotarle in anticipo. In primis perché troverete offerte scontate, ma soprattutto perché questo vi permetterà di saltare la fila, che per alcune attrazioni è davvero lunga. Su Get Your Guide se ne trovano tantissime, e per ogni attrazione ci sono diverse opzioni tra cui scegliere.

Siviglia è una città magica, capace veramente di incantare. Sono sicura che rapirà un pezzo del vostro cuore; se per caso ci andrete troverete anche un pezzo del mio. Non a caso viene infatti chiamata “la perla dell’Andalusia” e credetemi, lo è davvero.

-Valentina

10 pensieri riguardo “Seville, Andalucia

  1. Eh si, Sivilla e’ bella,ma anche Granada e Valencia e Cordova non scherzano mica! 😉
    Bye! 🙂

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    1. Immagino! Spero di avere la fortuna di vederle un giorno ☺️

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  2. Complimenti per la laurea intanto! A Siviglia ci sono stata questa estate, una città stupenda, enorme e diversa in ogni angolo 😍

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    1. Grazie mille davvero! 🙂 Siviglia è davvero meravigliosa, molti dicevano che restarci una settimana fosse troppo, ma non la penso assolutamente così!

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      1. Macché anzi, secondo me è perfetta, io che sono stata 3 giorni mi sono persa parecchie cose

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      2. Noi alla fine purtroppo abbiamo dovuto fare cinque giorni per dei problemi, ma comunque davvero tantissime cosa da fare e vedere

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